Dr.ssa Emanuela Caminiti

Biologa Nutrizionista

Chi Siamo
Dopo la laurea in Scienze Biologiche e l′esame di Stato per l′abilitazione alla professione, ho effettuato un corso di specializzazione universitaria per l′insegnamento nelle scuole superiori. In seguito ho svolto un master in Nutrizione Clinica. Sono esperta in Nutrizione Sportiva (Certificato Sanis) Al di là dei vari titoli di studio acquisiti negli anni, ho incentrato maggiormente la mia preparazione attraverso corsi di approfondimento o di specializzazione nella nutrizione e integrazione sportiva e alla composizione corporea. L′impedenziometro è uno strumento attraverso il quale riesco a stabilire con precisione e accuratezza la composizione corporea del paziente e fornire, di conseguenza, un corretto piano alimentare basato sulle reali necessità metaboliche della persona.
Servizi
Diete dimagranti
Le diete dimagranti sono evidentememente rivolte a persone con problemi di sovrappeso o obesità. Secondo la definizione ′classica′, il sovrappeso è una condizione fisica legata ad un eccesso di peso corporeo rispetto ai valori considerati normali in base alla statura. In realtà, tale definizione non è precisa. Il sovrappeso infatti non si identifica certo nel valore assoluto della massa corporea in relazione alla statura, bensì nel rapporto tra la massa priva di grasso (FFM) e quella grassa (FM): un ′eccesso′di massa priva di grasso non costituisce certo una patologia, mentre un esubero della massa grassa può compromettere lo stile di vita e lo stato di salute del soggetto.
L′obesità invece è una condizione caratterizzata da eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute. É una vera e propria malattia metabolica cronica, che compromette la regolazione dell'appetito ed il metabolismo energetico.
Diete per lo sportivo
Preparo diete personalizzate per chi esercita l′attività sportiva amatoriale o professionistica. Gli alimenti costituiscono il carburante del corpo, il mezzo per ottenere quell′energia di cui abbiamo bisogno per svolgere qualsiasi tipo di attività.
L′apporto della giusta quantità e qualità di nutrienti è quindi condizione indispensabile tenendo anche conto che, nello sportivo, una corretta alimentazione è fondamentale per ottenere i risultati sperati. Le cattive abitudini alimentari possono, infatti, non solo aumentare il rischio di sviluppare malattie ma anche portare ad una scarsa efficienza dell′organismo, diminuendo notevolmente le performance sportive.
La dieta varierà comunque in base al variare di parametri quali l′età, il sesso, lo sport praticato (il golf sarà diverso dall′atletica leggera).
Un atleta ha un consumo energetico giornaliero che oscilla tra il 100 e il 200% rispetto a quello di un soggetto sedentario.
Diete di evitamento
Le intolleranze alimentari si differenziano dalle allergie alimentari in quanto si manifestano con sintomi meno acuti ma protratti maggiormente nel tempo. Si manifestano quasi sempre con una sintomatologia più o meno sfumata (stanchezza, cefalea, gonfiori addominali, infezioni ricorrenti, dolori articolari, ecc.) o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.); spesso sono correlate a disordini del peso corporeo, sia in eccesso sia in difetto. Le intolleranze alimentari sono riconducibili ad alcune sostanze che, col passare del tempo, si accumulano nel nostro organismo e, una volta superata la soglia limite di tolleranza, provocano una sintomatologia.
Diete per stati fisiologici
L′alimentazione corretta varia ovviamente per i diversi stati fisiologici della vita: gravidanza, allattamento, prima infanzia, età scolare, adolescenza, menopausa, senilità.
In gravidanza, per esempio, è sconsigliabile prendere troppi chili. Per non ingrassare troppo durante i nove mesi non è necessario seguire una vera e propria dieta ipocalorica: ciò che conta è soprattutto individuare e seguire le semplici regole di una sana alimentazione, correggere i propri errori dietetici e modificare le abitudini di vita sbagliate.
Con l′arrivo della menopausa, invece, il metabolismo ′rallenta′ e si assiste ad una riduzione del fabbisogno di energia fisiologica. Tuttavia tale diminuzione del dispendio di energia è minore di quanto comunemente ritenuto, e raramente supera le 50-70 calorie al giorno.
In entrambi gli esempi indispensabili sono i consigli di un nutrizionista.
Diete per patologie
Le diete variano anche in base alle patologie che possono interessare il paziente. Ad esempio aterosclerosi, cardiopatie, ipertensione, gastrite e ulcera, stitichezza, diabete di tipo I e II, colesterolo, ipotiroidismo e ipertiroidismo, anemie di varia natura, iperucemia, anoressia e bulimia e altre eventuali patologie diagnosticate dal medico curante o specialista.
La Visita
Il primo incontro è di fondamentale importanza per conoscerci e creare un bel rapporto di fiducia per intraprendere insieme un efficace percorso di educazione alimentare. Inizio la visita con un colloquio attraverso il quale prendo informazioni sugli stili di vita, stili alimentari (anche dovuti a particolari esigenze di lavoro), attività fisica lavorativa e/o sportiva e, in caso di patologie, prendo visione di referti medici ed esami di laboratorio.
Procedo, quindi, con la misurazione dei parametri antropometrici per la determinazione dell′indice di massa corporea. In accordo col paziente posso eseguire l′esame impedenziometrico attraverso il quale prendo informazioni più dettagliate sullo stato di nutrizione e idratazione dell′organismo (massa grassa, massa magra, acqua nel corpo). In base alle informazioni raccolte elaboro un piano alimentare personalizzato volto al raggiungimento dell′obiettivo prefissato. Nei successivi controlli rieffettuerò tutti gli esami fatti durante la prima visita per controllare i benefici ottenuti e per fare eventuali modifiche alla dieta. La dieta comunque verrà modificata tenendo conto della stagionalità degli alimenti (come ci insegna la dieta mediterranea). Nel tempo la dieta dovrà essere piano piano abbandonata lasciando il posto ad un programma di educazione alimentare. Il paziente, infatti, sarà in grado di valutare da solo ′cosa′ e ′quando′ mangiare grazie alle linee guida alimentari imparate insieme.
Il traguardo finale sarà poter dire: ′Non sono a dieta ma so mangiare!′.
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